Sostegno dei corsi di lingua e cultura italiana

Comunicato stampa gruppo a sostegno dei corsi di lingua e cultura italiana

Sabato 3 marzo si è riunito a Berna un gruppo eterogeneo di persone impegnate in diversi ambiti della società civile, dell’associazionismo e della politica in Svizzera con il fine di promuovere un momento di aggregazione a sostegno dei corsi di lingua e cultura italiana. All’incontro hanno preso parte alcuni membri del CGIE, rappresentanti dei Comitati dei genitori, dei Comites e degli enti gestori in Svizzera. Gli organizzatori, preso atto della drammaticità della situazione concretizzatasi nei giorni scorsi con la comunicazione dei derisori finanziamenti messi a disposizione per la diffusione della lingua e cultura italiana per l’anno 2012, hanno deciso di promuovere sul territorio una serie di iniziative mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica e a contrastare lo smantellamento dei corsi. Il gruppo fa appello al CGIE, all’Intercomites, alle associazioni nazionali e a tutti soggetti del mondo della scuola a organizzare a Basilea, entro il mese di aprile, un’iniziativa di rilancio dei corsi in Europa coinvolgendo le organizzazioni di Svizzera, Francia, Germania e Belgio.

Per la Commissione Scolastica Dei Genitori Italiani di Winterthur hanno partecipato Domenico Chindamo, Emilio Trigonella e Loredana Lima

APPELLO AI COMITATI DEI GENITORI E ALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI DEI CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA NELLA CIRCOSCRIZIONE SVIZZERA

 Cari connazionali,

come avrete avuto modo di apprendere dagli organi di stampa estera o seguendo i notiziari radio-televisivi (anch’essi in via di liquidazione), l’ennesimo taglio ai finanziamenti per gli italiani all’estero ha messo in ginocchio il “sistema-Italia”, faticosamente creato dagli italiani nel mondo nell’ultimo mezzo secolo.

Questi provvedimenti avranno effetti devastanti sui corsi di lingua e cultura, sull’assistenza ai connazionali indigenti, sui Comites, sulle associazioni, sugli organi di stampa estera.

Concretamente: i finanziamenti per tali capitoli, nonostante i ripetuti tagli a partire dal 2009, sono stati ridotti ad un irrisorio pro-forma, lasciando agli italiani all’estero le briciole delle briciole, tanto per gradire, e ciò in barba alle sempre cospicue e costanti rimesse dei connazionali.

Il  settore della formazione sarà quello più colpito. Ridotto al lumicino e allo stato di mera sopravvivenza già dalle prime sforbiciate, esso dovrà subire   un’ulteriore decurtazione di oltre cinquanta percento delle miserevoli risorse disponibili residue: una vera sentenza di morte!

Così operando, l’attuale governo, di fatto:

1. impedisce di trasmettere ai nostri figli quel patrimonio di identità culturale e sociale che dovrebbe caratterizzarli e distinguerli come futuri cittadini adulti. Il veicolo di questo arricchimento culturale è la lingua italiana! Rinunciarvi costituirebbe un’irreparabile perdita di identità

2. svende al mercatino delle pulci la rete di rapporti con le nostre comunità, gradualmente costruita con impegno e fatica durante decenni e che, fino a prova contraria, permane sempre di primario interesse nazionale.

Infatti, a partire dal prossimo anno scolastico, circa la metà dei corsi di lingua e cultura saranno ineluttabilmente chiusi per mancanza di fondi abbandonando iniquamente gran parte degli scolari aventi diritto.

Sul fronte dell’amministrazione tutto tace. Le ambasciate non si esprimono a riguardo, i consolati e gli uffici scolastici sono probabilmente in attesa di disposizioni che non arriveranno mai e via di questo passo. Insomma nessuno-ne-sa-nulla. La solita Italietta che balla al ritmo dell’improvvisazione. Si tenga presente che tali organismi esistono al nostro servizio, e non il contrario!

Appare ormai chiaro a tutti che in una società in cui si trovano miliardi di euro per salvare gli speculatori finanziari e si negano perfino gli spiccioli per la formazione e il futuro dei nostri figli qualcosa s’è guastato nell’ingranaggio, e soprattutto per quanto concerne la sfera dei valori umani e della solidarietà. Ma, si sa, l’etica non fa più storia!

Il 2012 sarà ricordato come l’anno della cancellazione di tutte le conquiste duramente ottenute negli ultimi cinquant’anni dal mondo dell’associazionismo in emigrazione sul piano culturale, sociale e d’immagine.

Che fare?

In questa fase di emergenza, altro non resta che richiamarci, noi, a quello spirito di solidarietà che da sempre ha caratterizzato l’universo dell’associazionismo in diaspora.

Manifestare decisi contro l’incurante smantellamento di strutture fondamentali, diventa il doveroso impegno morale di ognuno, per vigorosamente richiamare chi decide a ben migliori propositi!

Rivolgiamo pertanto un accorato appello a tutti i comitati dei genitori, alle famiglie dei corsisti, alle associazioni, ai Comites, al CGIE, ai parlamentari eletti nella circoscrizione estera, ai cittadini italiani tutti, affinché si uniscano concordi alle forme di vibrata protesta e rivendicazione che saranno prossimamente organizzate.

 Gruppo a sostegno dei corsi di Lingua e Cultura italiana

Relazione dell’attività 2009-2011

Assemblea generale  del 30 settembre 2011

Malgrado l’esistenza dei consigli scolastici rionali che sono oggi come ieri un’istituzione e un’autorità per interventi diretti e democratici nel mondo della scuola pubblica del canton Zurigo e  in particolare del comune di Winterthur è stato necessario nel 1969 dar vita alla nostra  commissione, perché gli italiani non si sentivano sufficientemente capiti e rappresentati…. continua

Attualità

ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA

Venerdì 18 gennaio 2013 alle ore 20.00
presso la “Alte Kaserne” Winterthur
(1. Piano, Seminarraum)
Technikumstrasse 8
8400 Winterthur

Ordine del giorno

1. Relazione contabile 2011 – 2012 e rapporto revisori
2. Dibattito sulla relazione contabile, discarica del cassiere, approvazione
della relazione contabile
3. Marianne Vlieland, centro cantonale di orientamento professionale di
Winterthur (BIZ) Winterthur: Preparazione del passaggio dalla scuola
dell’obbligo al mondo del lavoro o agli studi superiori
4. Corsi di lingua e cultura italiana: Futuro dei corsi con o senza stato
italiano
5. Varie

In chiusura di serata, la Commissione offrirà un rinfresco.

Documento PDF

Festa del bambino e della famiglia

Anche quest’anno la Commissione sarà presente alla «Festa del Bambino e della Famiglia» organizzata dal Comitato Cittadino per il 14 gennaio prossimo, alla Chile Zentrum Grüze, Industriestrasse 1, a partire dalle ore 18.00.

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Proteste a Berna, San Gallo e Zurigo contro i tagli ai corsi di lingua e cultura italiana

Berna, San Gallo e Zurigo hanno ospitato, il 19 novembre scorso, in contemporanea, le manifestazioni di protesta dei docenti in forza agli Enti gestori e delle associazioni dei genitori dei ragazzi che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana.

Coordinate dal Gruppo DES, alle tre manifestazioni di protesta contro i tagli al finanziamento operato dal MAE per i corsi, hanno partecipato anche rappresentanti dei Comites, parlamentari eletti nella circoscrizione estero e rappresentanti di organizzazioni svizzere che difendono l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole elvetiche. Alle manifestazioni hanno preso parte complessivamente circa 600 cittadini fra connazionali, simpatizzanti e docenti svizzeri; senza contare quanti hanno espresso la loro solidarietà attraverso la rete internet.

“I tagli pesantissimi che il Ministero degli Affari Esteri sta operando da tre anni in modo mirato sugli Enti Gestori, – scrivono Rosanna Chirichella, Francesco Margarone e Egidio Stigliano, Coordinatori Gruppo DES – hanno già provocato una sostanziale riduzione dei corsi e con quelli preannunciati per il prossimo triennio si assisterà al dimezzamento del servizio. Inoltre, si colpisce l’anello debole della catena, i docenti degli Enti gestori: proprio quei docenti che dal 1993 hanno consentito, nonostante l’evidente damping salariale, di mantenere in piedi i corsi e addirittura di ampliare la partecipazione”.

Alla fine della manifestazione sono state consegnate presso i locali uffici consolari i documenti finali firmati, con la richiesta d’inoltro alle Superiori Autorità e alle massime cariche dello Stato.

“È spiaciuto constatare – concludono i Coordinatori Gruppo DES – come, all’interesse della comunità si sia contrapposto il disinteresse assoluto delle autorità scolastiche, consolari e diplomatiche italiane. Una situazione che lede ancor più l’immagine dell’Italia già tristemente offuscata in questi ultimi tempi nel mondo. Ciò nonostante, ci si augura di essere ricevuti dall’ambasciatore, in qualità di organo superiore alle circoscrizioni consolari, al più presto possibile”.

 Documento finale

Manifestazione di protesta contro il taglio al contributo per i Corsi di Lingua e Cultura Berna, San Gallo, Zurigo 19.11.2011

Tutti noi partecipanti alla manifestazione di protesta, chiediamo che l‘autorità diplomatica italiana in Svizzera, nella persona dell‘Ambasciatore, possa fare giungere al Capo del Govemo in carica il presente documento finale.

Con esso vogliamo rappresentare come la profonda crisi economica ed istituzionale italiana ha degli effetti drammatici anche sul sistema dei servizi agli italiani all‘estero.

Tra questi il mondo dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana in Svizzera risulta essere il settore più in difficoltà a causa dei ripetuti tagli dei contributi finanziari che si sono succeduti negli ultimi anni. L‘intervento scolastico a favore degli scolari italiani all‘estero sta vivendo da molto tempo una situazione di forte instabilità, che ha prodotto un forte ridimensionamento dell‘offerta dei corsi. Senza un intervento legislativo che porti ad una riorganizzazione dell‘offerta scolastica questi corsi rischiano di chiudere.

Ai disagi degli scolari e dei Comitati dei Genitori impegnati ne! reclutamento degli alunni si aggiunge la progressiva precarizzazione lavorativa degli insegnanti assunti in loco già da! 1993 che, specialmente negli ultimi tre anni sono continuamente confrontati con la disoccupazione o con la riduzione significativa del proprio lavoro.

Gli stessi insegnanti con contratto locale, o!tre a percepire un salario di gran lunga inferiore rispetto ai colleghi di ruolo inviati da! Ministero degli Affari Esteri (a parità di formazione e di doveri) sono remunerati periodicamente e in alcuni casi, con diversi mesi di ritardo.

Proprio per rendere manifesto questo diffuso disagio presente ne! mondo dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana in Svizzera oggi, sabato 19 novembre 2011, sono state organizzate delle manifestazioni pacifiche nella città di Berna presso 1‘Ambasciata d‘Italia e presso i Consolati di Zurigo e di San Gallo.

Tutti noi firmatari del presente documento ci appelliamo a! governo affinché:

A – prenda a cuore le sorti d Corsi di Lingua e Cultura Italiana in Svizzera e trovi !e risorse finanziarie necessarie a garantire la continuità di tale servizio, essenziale per la nostra comunità Italiana.

B — ponga mano a interventi legislativi che riorganizzino l‘offerta formativa e ponga rimedio ad una situazione di assoluta confusione, riconoscendo pariteticamente la dignità del servizio di tutto il personale che opera all‘interno di tale sistema.

Zurigo, 19 novembre 2011

 

Manifestazione di protesta contro i tagli al contributo per i corsi di lingua e cultura italiana Sabato 19 novembre 2011, ore 11:00 – 12:00 Tödistrasse 67 – Zurigo

Comunicato stampa

In data 3 novembre 2011, a Zurigo, presso la Casa d’Italia, si è riunito il Comitato locale D.E.S. (Gruppo di Lavoro di Docenti degli Enti gestori in Svizzera), per discutere circa la gravità della situazione in cui versano i corsi di lingua e cultura italiana.

Considerato che i tagli previsti dall’attuale finanziaria andranno ad azzerare i corsi di lingua e cultura, conquista dell’emigrazione italiana, i docenti assunti in loco intendono sottolineare la mancanza di sensibilità da parte delle autorità competenti diplomatiche, politiche e istituzionali.

Evitando di sottolineare gli aspetti più specifici delle gravità, si limitano ad evidenziare quanto segue:

1. I tagli lineari operati dal governo italiano porteranno all’azzeramento dei corsi, mortificando così una grande conquista dell’emigrazione italiana.

2. Necessità di ridare alla cultura il primo posto, come pane quotidiano per un paese che vuole crescere (anche l’emigrazione è Italia).

3. Gli allievi spesso sono unicamente ridotti ad elenchi numerici da inviare agli uffici ministeriali

4. Manca il rispetto della continuità didattica, tanto decantata e per nulla applicata.

5. L’Italia non può permettersi più “missioni” di docenti all’estero, vista la sproporzione di costi che essi comportano rispetto ai docenti assunti in loco.

6. Si deve evitare di creare situazioni che ci ridicolarizzano rispetto alle autorità locali.

7. Offrire la possibilità di lavorare in una scuola alle nuove generazioni di italiani, a costi inferiori rispetto ai docenti MAE.

8. Necessità di riconoscere lo status di lavoratori della scuola agli insegnanti assunti in loco.

Chiedono a quanti seriamente interessati (Genitori degli alunni, Associazioni dei genitori, COM.IT.ES. in Svizzera, INTERCOMITES Svizzera, Rappresentanti eletti nel CGIE per la Svizzera, Autorità politiche e statali) di partecipare alla manifestazione di protesta che si terrà davanti al Consolato di Zurigo e di San Gallo, sabato 19 novembre 2011, dalle 11.00 alle 12.00, in contemporanea con la manifestazione prevista davanti all’Ambasciata di Berna.

 

 

 

 

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